Progetto per la donazione universale transculturale del sangue cordonale

 

Presentazione del progetto per la donazione universale transculturale del sangue cordonale e per le donne portatrici di handicap sensoriali, per garantire a tutti il diritto di accedere alle donazioni e al trapianto di cellule staminali emopoietiche

MARTEDI’ 10 DICEMBRE 2013 ORE 11.30 ROMA

PALAZZO SAN MACUTO – CAMERA DEI DEPUTATI

SALA DEL REFETTORIO

 

La Federazione Italiana ADOCES, il Tavolo Tecnico promotore del “Progetto Treviso” e AIB – Associazione Italiana Biblioteche, organizzano una conferenza per presentare la nuova iniziativa di comunicazione del dono del sangue cordonale rivolta alle donne immigrate e alle donne portatrici di handicap sensoriali.

Attualmente nelle banche pubbliche italiane sono presenti 35.000 donazioni solidali, quasi esclusivamente provenienti da donne italiane. Molte di esse sono state utilizzate per i trapianti di malati italiani o di persone appartenenti all’etnia caucasica. Il fabbisogno nazionale dovrebbe essere almeno raddoppiato, inserendo anche unità che rappresentino le caratteristiche genetiche di tutti i cittadini che vivono nel nostro Paese e in ambito europeo.

Questo progetto intende conseguire quattro importanti obiettivi:

1. Sensibilizzare in maniera omogenea tutta la popolazione, permettendo alle mamme in attesa di un figlio che provengono da altri Paesi di conoscere e partecipare al programma di donazione solidale del sangue cordonale, al pari delle migliaia delle mamme italiane. Questo assicurando loro la possibilità di essere correttamente informate sul percorso donazionale e sui requisiti di salute richiesti dalle normative vigenti, per garantire la qualità dell’unità donata che verrà raccolta e trapiantata. Per la diffusione della campagna è determinante la collaborazione di AIB e delle 800 biblioteche afferenti, distribuite nel territorio nazionale;

2. Consentire ai malati candidati al trapianto che provengono da Paesi europei ed extra europei di trovare donazioni geneticamente compatibili per il trapianto di cellule staminali emopoietiche, di cui è ricco il sangue cordonale;

3. Promuovere l’integrazione sociale e sanitaria, perché il percorso e gli strumenti operativi adottati favoriscono il superamento delle barriere linguistiche e la riduzione delle disuguaglianze in salute, oltre che le pari opportunità di accesso alle donazioni e alle cure di tutti i cittadini;

4. Allargare il progetto, che risulta unico a livello nazionale, ad altre realtà regionali.

Particolare attenzione è stata dedicata ai portatori di disabilità sensoriali, con la creazione di video vocali nella lingua dei segni: così anche le donne sorde possono essere adeguatamente informate e sensibilizzate sulla tematica. 

 

Resoconto della Conferenza di presentazione del Progetto

 

La "Federazione Italia Associazioni Donatori Cellule Staminali Emopoietiche ONLUS”, è un’organizzazione di volontariato libera, indipendente, a struttura e gestione democratica che persegue finalità di solidarietà sociale e, nel pieno rispetto dell’autonomia delle Associazioni aderenti, svolge ... continua

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